Carenze Professionali/@Lis Skill Shortage Al Ted 2003 Di Genova

www.buoniesempi.it/materiali/1453/1453_progetto.pdf
CARENZE PROFESSIONALI – Skill Shortage al TED 2003 di Genova

di Gianni Rinaudo

Giovedì 27 Febbraio 2003 

ore 12:15 – 13:15 – Sessioni parallele

 

Sessione R3 – “ICT e apprendimento: presentazione di progetti in corso”      (Sala Verde)

Presiede: A. Molinari

  • M. Barbarulo,, D. Cillo,  L. Giannini, S. Gronchi, P. Manzelli, C. Nati,  G. Rinaudo:“Progetto Skill Shortage”
  • V. de Sortis, V. Morfino, A. Perrella: “Write.it: Tool per la stesura cooperativa di documenti on-line”
  • P. Provenzano: “Leadership Educativa Un ambiente cooperativo dedicato alla tecnologia e alla formazione in servizio dei decisori scolastici”
  • I. Pinelli, A. Esposito, A. Carrassi, L. Canegallo: “La formazione dei docenti all’interno del progetto Campus Medico Online “

 

Progetto SKILL SHORTAGE http://www.edscuola.it/archivio/lre/alis/index.htm

Convegno DIDAMATICA 2003

sessione dedicata ai progetti in corso di sviluppo

Working Group EGO-CreaNET: Matteo Barbarulo –  Dario Cillo – Linda Giannini – Sandro Gronchi – Paolo Manzelli – Carlo Nati  – Gianni Rinaudo

Sommario

Il progetto @lis (ALliance for Information Society) fa parte di un programma di cooperazione, che intende ridurre la frattura digitale tra Unione Europea e America Latina per estendere i vantaggi della società dell’informazione a tutti i cittadini. La Commissione Europea ha previsto un finanziamento per la proposta di un progetto in almeno uno di questi quattro settori: e-local governance, education and cultural diversity, e-public health, e-inclusion.

EgoCreaNet ha creato un consorzio e un network di stakeholders che si occuperà della dimostrazione della sostenibilità del progetto “Net-Learning in Cultural Diversity” nell’ambito del superamento dello skill shortage (carenze professionali).

 

 

Immagine tratta dalla Home Page del progetto

http://www.edscuola.it/archivio/lre/alis/index.htm

 

 

1.      Il progetto “Skill Shortage”

 

Nell’ambito dei rapporti di cooperazione con l’America Latina, la Commissione Europea ha promosso un progetto di alleanza tra le due regioni per lo sviluppo e la condivisione della Società dell’Informazione (@lis Alliance for the Information Society2 )

Il Laboratorio di Ricerca Educativa dell’Università di Firenze (LRE) partecipa a questo progetto attraverso un consorzio che affonterà il tema dello skill shortage (carenza di competenze rispetto allo sviluppo e all’innovazione della Società dell’informazione).

Tale progetto “Skill Shortage” (SK-SH) verrà affrontato mediante la proposta di un modello di formazione interattiva permanente tra paesi dell’Unione Europea e quelli dell’America Latina al fine di affrontare soluzioni innovative nel campo della gestione della conoscenza e per la diffusione di un sapere condiviso in grado di annullare il gap cognitivo tra innovazione tecnologica e realtà produttiva.

La proposta di LRE (Laboratorio Ricerca Educativa dell’Università di Firenze) è quella di definire e sviluppare strumenti di apprendimento che si muovano nell’ottica di annullare la distanza, esaltare il multilinguismo e favorire lo sviluppo di programmi e soluzioni della Tecnologia dell’informazione nel rispetto della diversità culturale mettendo a confronto le esperienze e le strategie multimediali che si stanno evolvendo nelle due regioni.

Nel voler dare risposte alla domanda di nuove professionalità richieste dallo sviluppo della Società dell’informazione e della Società dell’economia della conoscenza, piuttosto che affidarsi a sistemi di formazione a distanza (FaD), LRE ha scelto un sistema fondato sul Net-Learning, concepito pertanto sulla realizzazione di “comunità virtuali” che trovano nella interattività di autori la condivisione di intenti e competenze nella gestione delle conoscenze su temi specifici per tradurre i prodotti educativi integrati in editoria elettronica.

L’organizzazione di un modello pilota “NET-Learning” è concepito sull’integrazione tra un sistema di formazione ed un sistema di consulenza specifica su domanda per la formazione/lavoro.

Essendo fondato fortemente sull’interazione in rete, non è semplicemente finalizzato alla trasmissione di conoscenze pregresse, come la FaD, ma piuttosto corrisponde alla elaborazione integrata di conoscenze on-line, orientata a rispondere a specifiche richieste di gestione delle conoscenze, per vari livelli di domanda, finalizzata alla produzione elettronica per la formazione e la riqualificazione del lavoro intellettuale di specifici obiettivi di apprendimento, sia nell’ambito di nuove professionalità emergenti  sia nel quadro del rinnovo delle competenze professionali in vari settori lavorativi.

Da questo punto di vista il Net-Learning, co-organizzato sulla base di una forte interattività nell’ambito di una comunità professionale di differenti capacità e competenze, vuol rendere più efficace possibile la relazione tra domanda ed offerta formativa su tematiche specifiche di rinnovamento delle conoscenze finalizzate allo sviluppo della innovazione della formazione/lavoro, attuando la necessaria elaborazione ed integrazione cognitiva mediante un “Laboratorio internazionale virtuale per lo sviluppo”, impegnato a produrre un sistema di editoria elettronica co-operativa di materiali  innovativi di apprendimento.

Il Net-Learning -inoltre- si sviluppa proponendosi come sistema generatore di nuove strategie di investimento produttivo rispondente alle necessità contemporanee di formazione del “capitale umano” risultando più appropriato rispetto alla dimensione del cambiamento dello sviluppo socio-economico contemporaneo, il quale transea dalla Società industriale alla Società della economia della conoscenza.

Dal punto  di vista  delle tecnologie, una distinzione tangibile tra il modello di e-learning di tipo FaD e di quello tipo Net-Learning si rileva proprio nell’utilizzazione del software.

Mentre nel caso delle FaD si ha un’elevata spesa per l’utilizzazione di sofisticate piattaforme tecnologiche, valutate in una prospettiva d’investimento di tipo macro-economico; nel caso del Net-Learning – finalizzando le proprie attività dalla quantità di istruzione verso la qualità della formazione professionale permanente, vi è la necessità di evitare elevati costi e quindi di rischio imprenditoriale -, si aderisce ad una prospettiva di investimento micro-economico che vede nell’utilizzazione di tecnologie di formazione interattiva a basso costo l’ambito ideale e più aderente ai ritmi del cambiamento della domanda di rinnovata elaborazione delle conoscenze professionali.

Proprio al fine di individuare una strategia ed le necessarie risorse per la realizzazione di un sistema di “Net-Learning” a basso costo, il Laboratorio di Ricerca Educativa dell’Università di Firenze, ha focalizzato la sua attenzione sui temi della pluralità di rappresentazione della conoscenza e delle strategie di formazione ed apprendimento in rete telematica interattiva, finalizzato a produrre le basi cognitive essenziali per attuare una vasta collaborazione tesa verso la realizzazione diffusione ed utilizzazione di strategie di “Net-Learning”, riflettendo responsabilmente sul loro impatto, sia sulla formazione cerebrale dei giovani, che sullo sviluppo socio-economico contemporaneo, in modo che la progettazione sia funzionale alla acquisizione di consapevolezza sulle nuove potenzialità di apprendimento nel contesto evolutivo delle nuove  esigenze di creazione di nuove possibilità di lavoro intellettuale emergenti dallo sviluppo della Società dell’economia della conoscenza e dell’informazione.

 

2. Obiettivi

 

Quest’approccio alla progettazione Net-Learning tra Europa ed America Latina sarà -perciò- dedicato:

  • alla ricerca di modelli e profili professionali innovativi, per la gestione economica delle conoscenze realizzando la costruzione di laboratori virtuali (denominati VIAL Virtual International Advanced Laboratories, vedi Figura n.2) tra sistema scolastico e formativo (colleges, Università, ecc.) e sistema della piccola e media impresa (PMI);
  • allo sviluppo di gruppi di specialisti capaci di cooperare in una vasta area di ricerca e sviluppo di professioni educative correlabili alle carenze professionali;
  • all’individuazione di criteri di sviluppo cooperativo delle conoscenze in coerenza con l’evoluzione del modello di società dell’economia della conoscenza che si sta affermando in Europa ed in America Latina, in modo che i risultati del modello realizzato e sperimentato dal progetto pilota abbiano possibilità di un’auto-sostenibilità finanziaria dopo la conclusione del progetto europeo @LIS.

 

3. Risultati  per gli abitanti dell’America Latina e dell’Europa:

 

  • Migliorare la qualità delle professioni di insegnamento nel quadro della innovazione di sistemi di Net-Working E-Learning;
  • Promuovere iniziative di condivisione di conoscenza fra organizzazioni di formazione Europee a Latino Americane pubbliche e private;
  • Identificare e diffondere e consolidare la cooperazione e interrelazione fra Università Colleges ed Enti di Formazione delle diverse regioni dell’Unione Europea e dell’America Latina;
  • Creare una struttura operativa di interscambio e cooperazione permanente e di elaborazione di strumenti di promozione cognitiva della Società della economia della conoscenza tra Europa ed America Latina attraverso laboratori virtuali (VIAL) di sviluppo del NET-Learning collaborativo per attuare percorsi on-line di Formazione Permanente finalizzati ad implementare in tutti i paesi partecipanti la collaborazione on line cooperazione con altri gruppi economici, sociali, università, colleges, centri di ricerca, ecc., favorendo l’intescambio e la mobilità di esperti in gestione di contenuti di apprendimanto.
  • Implementare il progetto in ogni paese mediante la selezione delle risorse, lo scambio di metodologie di e-learning, la selezione di esperti, l’instaurazione di ampi contatti con e tra università, imprese, associazioni nazionali ecc…
  • Presentare e diffondere e disseminare nella propria lingua nazionale ufficialmente il materiale promozionale nel WEB e tramite periodici incontri.
  •        I risultati del progetto saranno visibili grazie alla promozione e alla presentazione dell’esperienza su un apposito portale in Internet con duplicazioni in tutte le lingue dei paesi aderenti.

 

4. Sostenibilità del progetto

 

La sostenibilità del progetto verrà garantita da una infrastruttura permanente che sarà il frutto del know how cognitivo e tecnologico condiviso nella diversità culturale dal proposto da LRE.

Tale infrastruttura, che rappresenta il risultato più evidente della progettazione nella creazione dei laboratori virtuali denominati VIAL, potrà trovare la sua autosostenibilità progettando corsi modulari per aree di competenze in un esteso mercato di e-leaning on demand.

Per attivare la sostenibilità del progetto i membri del Consorzio utilizzano la strategia di sviluppare una lista di adesioni da parte di enti pubblici o privati dell’Unione Europea e dell’America Latina (stakeholder network) interessati fin dall’inizio a collaborare ad attività di test della progettazione ed infine alla fase di auto-sostenibilità, in una linea di basata sulla tematica dello sviluppo della “Business Ethics” suggerite dalla Regione Toscana, membro capofila del progetto proposto da LRE.

 

5. Struttura del progetto

 

Il consorzio creato da LRE è composto di quindici membri, sei dei quali provengono da stati dell’Unione Europea (Italia 2, Spagna 3, Grecia 1), mentre i rimanenti nove, da stati dell’America Latina (Argentina 2, Cile 1, Colombia 3, Cuba 1, Messico 1, Uruguay 1).

La proposta di finanziamento del consorzio SK-SH guidato dalla Regione Toscana prevede una durata di due anni e un contributo di finanziamento di 2,5 milioni di Euro con contributo della Regione Toscana di 300mila Euro e un co-finanziamento da parte dei partners del consorzio del 25% del finanziamento totale.

Il progetto è articolato secondo uno schema che prevede servizi di gestione cognitivi e tecnologici a servizio delle priorità schematizzate in figura n. 1 e figura n. 3. La struttura del progetto articola il lavoro del partenariato in 6 differenti attività:

Con la sigla S1 viene identificato un servizio di assistenza formativa che crea opportunità di apprendimento collaborativo tra soggetti geograficamente distanti al fine di favorire:

A)     la progettazione dei processi formativi in un ambiente di apprendimento collaborativo (Net-learning) nel rispetto della diversità culturale;

B)      predisporre e facilitare la programmazione di multilanguage-courseware e di e-learning on demand per diverse aree di formazione rispondenti alle offerte di opportunità di innovazione formativa rivolte ai seguenti target:

1)   cittadini dell’Unione Europea e dell’America Latina nella comprensione dell’impatto della Società dell’informazione sulla affermazione della Società dell’economia della conoscenza

2)   innovazione della destione della conoscenza (Knowledge Management) delle piccole e medie imprese sui temi di interesse prioritario individuati dal progetto e rappresentati dalle sigle TP1, TP2, TP3, TP4.

 

Con la sigla S2 viene identificato un servizio di assistenza tecnologica che predispone la condivisione transnazionale di piattaforme ed ITC tools per l’erogazione di corsi di e-learning on demand.

A questa sezione del progetto è destinata la realizzazione dei prodotti intermedi, risorse complementari per la formazione on line, quali la realizzazione di un Portale SK-SH, una Biblioteca Virtuale, un Help-Desk.

Tali prodotti confluiranno nel prodotto finale che è la realizzazione dell’infrastruttura denominata VIAL (Virtual International Advanced Laboratory, Figura n. 4) per produrre e-publishing ed e-learning in un contesto di diversità culturale. In questo prodotto è individuato il principale obiettivo della realizzazione di auto-sostenibilità economica del Progetto SK-SH dopo la conclusione del contributo Europeo.

 

Le sigle TP si riferiscono ai temi prioritari che il Consorzio ha individuato in quattro sottoprogetti

(Figura n. 3).

Essi costituiscono iniziative semi-indipendenti dei partner del progetto che, sulla base di un budget stabilito, attueranno specifiche attività sui seguenti temi:

  • Il ruolo della scienza e della tecnologia nella Società dell’informazione (TP1);
  • La qualità degli alimenti e la tracciabilità di filiera nel sistema alimentare (TP2);
  • Lo sviluppo di una strategia innovativa per superare il gap digitale (TP3);
  • Sviluppare una sensibilità ai problemi di eco-economia tra le piccole e medie imprese (TP4).

 

6 . Figure 

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Riferimenti bibliografici on line  http://www.chim1.unifi.it/group/education/index.html http://www.edscuola.com/lre.html http://www.edscuola.it/archivio/lre/alis/index.htm http://www.rete.toscana.it/sett/ric/ http://www.rete.toscana.it/sett/ric/SKill-SHortage/SKill-SHortage.htm http://tnserver.pin.rete.toscana.it/tasti2/index.htm http://www.ips.it/scuola/concorso.html http://www.see.it/icn/ http://members.tripod.it/creanet_veneto/index.htm http://www.creanetwork.it/ http://www.bdp.it/rete/im/indexE.htm http://www.nove.firenze.it/ http://www.ciberneticasociale.ithttp://www.descrittiva.it/ http://www.descrittiva.it/calip/ http://www.descrittiva.it/linda/ http://www.educazionevisiva.cjb.net/ http://www.narnia.it/ http://www.narnia.it/egocreanet/ http://www.laboratorioricercaartevisiva.cjb.net

 

Riferimenti bibliografici

 

AA.VV., America Latina, democrazie a rischio, in “il Mulino”, Anno LI, n. 402, 2002, pp.738 – 782

G.P. Bonani, La sfida del capitale intellettuale. Principi e strumenti di Knowledge Management per le organizzazioni intelligenti, FrancoAngeli, Milano, 2002

L. R. Brown, Eco economy. Una nuova economia per la Terra, Roma Editori Riuniti, 2002

M. Castells, La nascita della società in rete, Milano, EGEA, 2002

Th. H. Davenport – Laurence Prusak, Il sapere al lavoro. Come le aziende possono generare, codificare e trasferire conoscenza, RCS Libri, 2000

S. Fabbrini e F. Mortara, L’Unione Europea. Le politiche pubbliche, Roma-Bari, Laterza, 2002

P. Federighi, Strategie per la gestione dei processi educativi nel contesto europeo. Dal lifelong learning a una società ad iniziativa diffusa, Napoli, Liguori Editore, 1996

P. Greco, a cura di, Lo sviluppo sostenibile. Dalla Conferenza di Rio alla Conferenza di Johannesburg, Napoli, CUEN, 2002

W. de Gregori – E. Volpato, Capital Intelectual Administracion Sistemica,Mc Graw Hill Interamericana Editores S.A de C.V, 2002

N. Klein, No Logo, Milano, Baldini&Castoldi, 2002

M. Mariani, Decidere e negoziare, Milano, Il Sole 24 Ore, 2002

H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Bologna, Il Mulino, 1996

J. Preece, Comunità online. Progettare l’usabilità promuovere la socialità, Milano, Tecniche Nuove, 2001

A. Sen, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Milano, Mondadori
Autori del presente documento:

Matteo Barbarulo [mbarbarulo@yahoo.it] – Dario Cillo [edscuola@edscuola.com] – Linda Giannini [calip@mbox.panservice.it] – Sandro Gronchi [ricercavisiva@libero.it] – Paolo Manzelli[lre@unifi.it] – Carlo Nati [pa2614@panservice.it] – Gianni Rinaudo [gianni.rinaudo2@tin.it]

EGO-CreaNET: si presenta come un’agenzia virtuale e come tale ha una struttura organizzativa virtuale. “L’impresa virtuale non ha bisogno di avere tutte le persone, o talvolta alcune persone, in un posto per svolgere i propri compiti. L’organizzazione esiste, ma non la si vede. E’ un network, non un ufficio. (.) La virtualità può essere definita come l’abilità di un’impresa di acquisire e mantenere competenze critiche attraverso il suo processo di creazione di valore aggiunto e la sua struttura organizzativa” [Bonani G.P., 2002, p. 151]

E’ pertanto un’impresa che ha delocalizzato le sue attività attraverso l’istituzione di una partecipazione in forma remota dei soggetti coinvolti nella propria attività.

Questo stravolgimento dell’approccio tradizionale al concetto di lavoro di fabbrica e di ufficio permette a questo tipo di impresa di avvalersi di collaboratori (networkers), che esprimono una nuova professionalità in grado di lavorare a diversi progetti contemporaneamente e in diverse parti del mondo senza vincoli di carattere logistico e di trasporto.

Lo sviluppo di questa configurazione di impresa permette inoltre uno sviluppo della sua competenza nella qualificazione e nell’accesso alle fonti informative di maggiore interesse rispetto ai propri obiettivi informativi e pertanto è portata ad assumere le funzioni di broker informativo. “Il broker preleva da una o più aziende le prestazioni qualitativamente più elevate e consone al mercato (core competencies) e le trasferisce dal produttore al consumatore e viceversa” ” [Bonani G.P., 2002, p. 153].

A questo modello d’impresa corrisponde un modulo organizzativo che è quello della comunità virtuale. La tipologia di questo tipo di comunità muta in base sia alle modalità e gli ambienti di aggregazione che agli obiettivi che vengono perseguiti.

Da questo punto di vista EGO-CreaNET è una comunità virtuale che nel progetto @lisSkillShortage si è articolata in uno staff di progetto che ha assunto configurazioni mutevoli a seconda delle esigenze e delle finalità delle azioni di progetto da perseguire.

Bonani G.P. (2002), La sfida del capitale intellettuale. Principi e strumenti di Knowledge Management per le organizzazioni intelligenti, FrancoAngeli, Milano

http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/alis/index_en.htm

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