La Dinamica di Gruppo Esplicita e le Tecniche di Gruppo

Sintesi tratta dagli scritti del prof. Waldemar de Gregori

 

Le dinamiche interne di un qualunque gruppo … sono un fatto reale che qualsiasi osservatore attento ed interessato può rilevare in ogni occasione della sua vita di relazione. Per renderle esplicite occorre che ognuno abbia la possibilità di sperimentare ed allenare il più possibile se stesso ad occupare un ruolo attivo nella dinamica delle comunicazione e dei rapporti. I leaders naturali hanno indubbiamente una funzione positiva perchè animano i gruppi; però, sospinti come sono da bisogni del tutto personali, non danno valore sociale alla loro funzione perchè il loro obiettivo è essenzialmente essere protagonisti.
I ruoli della D.G.E. sono chiari e definiti, rispettano modalità precise che s’ ispirano a finalità di crescita, sono strumenti di organizzazione della vita di gruppo; rispondono agli obiettivi del lavorare insieme e a decentrare le funzioni dei conduttori siano essi insegnanti o altro. I ruoli che si possono utilizzare nella D.G.E. sono innumerevoli; gli essenziali sono i seguenti:
L’animatore, il cronometrista, il recezionista , il segretario, l’esplicitatore, il coltivatore di ruoli, il feed-backer (F.B.) sono i ruoli principali che attraverso una metodologia d’allenamento vengono utilizzati nel lavoro di gruppo al fine di permettere sintesi che considerino il punto di vista di ogni persona


TECNICHE DI LAVORO IN GRUPPO
Sintesi raccolta a cura del prof. Waldemar de Gregori Brasilia 1976

Aula: ogni alunno riceve una scheda con un aspetto del tema che prepara ed espone per i compagni o i colleghi.
Drammatizzazione: in un’ aula specificatamente preparata per la sceneggiatura si “recita un fatto”. I partecipanti riflettono e s’ interrogano sul fatto..
Gruppo di ascolto: ogni gruppo fa attenzione ad un aspetto del tema previamente assagnato, facendo poi le proprie valutazioni ed osservazioni.
Gruppo di studio: fatta la presentazione del tema, dividere la classe in gruppi per lo studio del medesimo o di aspetti distinti, seguendo un insieme di domande che sono rivolte agli alunni affinche essi presentino risposte o proposte di conclusioni.
Pannello di berlinda: tra tutti i gruppi di studio se ne sceglie uno che dovrà difendersi dall’interrogatorio al quale verrà sottoposto dagli altri.
Simposio: presentazione di un tema da parte di uno o diversi specialisti e interrogatorio da parte dei gruppi o dell’assemblea.
Coppie ruotanti: si organizzano due circoli. Si dispone la meta’ delle persone nel circolo esterno e l’altra meta’ nel circolo interno, queste ultime volte verso le persone del circolo esterno con le quali debbono comunicare (eseguire compiti) durante un minuto o piu’; poi tutti quelli del circolo interno si alzano e passano nella vicina sedia a destra, ricominciando il compito. E cosi’ di seguito.
Pannello integrato: dividere la classe in gruppi di 5 o 6 alunni. Numerare ogni gruppo dall’1 al 5 o 6. Discussione dell’argomento per il tempo dato. In un secondo momento tutti i numeri uno di ogni gruppo, formano un nuovo circolo, facendo lo stesso i numeri 2, 3, …
In questo modo ogni membro trasmette ai compagni le esperienze del gruppo precedente.
Pannello regressivo: dividere il gruppo in metà poi suddividere ciascuno di esso fino alla misura desiderata ( es.: di un gruppo di 24 persone se ne fanno 2 di 12, poi 4 di 6, etc.).
Gruppi radio-ascolto o tele-ascolto: gruppi o sottogruppi che fanno analisi di programmi radio o TV, usando gli schemi appropriati. Lo stesso si può fare con libri, periodici, discorsi, propaganda, ecc…
Temi autorivelatori: si distribuisce a ogni membro un biglietto con un tema perche’ parli su di esso. Si chiede che la persona si proietti, rivelandosi così al gruppo.
Sessioni di sensibilizzazione: per valorizzare e rispettare il corpo.
Espressione corporale.
Giuria simulata: drammatizzazione come giuria di qualcosa che entusiasmi.
Tecnica di testa fredda e negoziazione: esercizio nel quale una persona fa qualche tipo di pressione sopra un’altra per imparare ad ascoltare serenamente (amici e nemici) e negoziare risoluzioni.
E’ la capacità di lasciarsi aiutare da coloro che ci combattono.
Stop: modo di far si che una discussione progredisca. Una persona parla e quando un’altra ha un’idea da aggiungere e da sviluppare su ciò che e’ stato detto dice: stop e prende la parola, usandola fino a che un’altra dica : stop.
Circolo dei grafici: si distribuiscono frasi e slogans perche’ i gruppi creino forme per comunicarli con grafici, disegni, illustrazioni.
Run-run: presentando l’argomento, tema o problema gli alunni, due a due, discutono e solo uno presenta le conclusioni e le domande. E’ la tecnica del bisbiglio.
Philips 66: presentato il tema si chiede a tre persone di una fila di sedie che si voltino verso l’esterno e scambino idee con tre di quella fila per 6 minuti. Il tempo ed il numero delle persone variano. Segue la sintesi della discussione, le testimonianze con conclusione generale.
Brainstorming: (esplosione di idee), esercizio per sviluppare il pensiero creativo, seguendo queste regole:
1) il gruppo deve sentirsi in un clima ludico e provocatorio,
2) occorre ridurre la censura, la critica ed il giudizio di gruppo: e’ vietato giudicare e criticare qualsiasi idea,
3) occorre ridurre la censura ed il giudizio individuale per permettere che una idea sia manifestata senza altre considerazioni sul ” vero o falso, buono o cattivo”,
4) ciascuno deve esprimersi con frasi lampo senza introduzioni ne’ spiegazioni, senza aspettare il proprio turno.

Leave a Reply