Sulle antenne i comuni non hanno le mani legate

Intervista a Gianni Rinaudo pres. Circolo Legambiente Bra

di Gianni Rinaudo

11 settembre 2004
                Anche a Bra da diversi anni si parla di antenne della telefonia mobile, poste proprio accanto alle scuole o troppo vicine alle abitazioni. Abbiamo incontrato Gianni Rinaudo, insegnante e genitore.

Difficile conoscere i rischi reali legati a queste antenne…

“Certamente non sono solo le antenne dei telefonini a mettere a rischio la salute, ma anche i ripetitori radio e tv. Inoltre molta gente, si preoccupa di più dell’antenna che dei telefonini stessi, che sono oggetti di uso quotidiano. Eppure le emissioni dei telefonini, posti accanto alla testa sono di gran lunga più insidiose: occorre educare gli adolescenti ad un uso limitato e va fortemente consigliato l’uso dell’auricolare. D’altro lato le antenne hanno emissioni costanti, per cui andrebbero messe distante dai siti sensibili e dai centri cittadini.”

È vero che non è non è ancora stato dimostrato scientificamente che l’esposizione a campi di radiofrequenza dei telefonini provochi danni alla salute?

“Esistono già dei riscontri…. il professor Emilio Del Giudice dell’Istituto di Fisica Nucleare di Milano, noto studioso di campi elettromagnetici, afferma
“che nessuno oggi al mondo e’ in grado di rassicurare che un campo elettromagnetico non faccia male, quindi sparare campi elettromagnetici nell’ambiente e’ da dissennati. Per tutelare la salute dei cittadini, quindi, bisogna applicare il principio di precauzione ribadito dal Trattato di Amsterdam che tradotto nella pratica significa non immettere sul mercato un prodotto, come il telefonino, senza che ne sia stata verificata l’innocuita’ e posizionare elettrodotti ed antenne per telefonia cellulare fuori citta’, lontane dal centro abitato.” Stesso pensiero è stato più volte ribadito pubblicamente anche dalla scienziata Margherita Hack. “

Come state fronteggiando il problema dell’antenna posta accanto alla Scuola a Tempo Pieno?

“Sono state effettuate delle misurazioni all’interno della scuola e identificato le aule più colpite dalle onde dell’antenna; facciamo in modo che l’aula più esposta venga utilizzata per attività sporadiche. Inoltre c’è una rotazione delle classi, ogni anno, nelle aule più esposte.
Come genitori ed insegnanti faremo delle richieste formali alla nuova Amministrazione Comunale affinché questa antenna venga rimossa. Un’antenna di questo tipo non dà molto nell’occhio ai cittadini, rispetto ad un palo enorme costruito in mezzo alla campagna.
Un pilastro-antenna posto vicino a un cimitero, distante dalle abitazioni, è molto meno nocivo rispetto ad installazioni di questo genere, meno vistose nei centri abitati, ma che hanno un’incidenza maggiore sulla salute dei bambini e dei cittadini in generale. A Bra inoltre c’è anche un’altra d’antenna, coperta da un finto camino, limitrofa alle Scuole Maschili.

Qual è la sua opinione in merito alle recenti polemiche sull’antenna installate a Pocapaglia?

“Davanti a un ipotetico ricorso del gestore o della proprietà , che ormai credo aveva affittato il sito per l’installazione di queste antenne, il comune ha preferito non arrischiarsi in un’avventura di contenzioso. Come cittadino credo che di fronte anche all’ipotetico danno della salute sia molto meglio che un Comune, che rappresenta gli interessi di tutti, investa dei soldi e attivi le maggiori competenze legali idonee per difendere una posizione che è a tutela certa della salute dei cittadini.
Il Comune di Pocapaglia farebbe bene a prendere in considerazione le rimostranze dei cittadini e lo stesso deve fare oggi il Comune di Bra: far spostare le antenne limitrofe ai siti sensibili o comunque in centri abitati.

La legge Gasparri è stato dichiarata incostituzionale. Dunque i Comuni tornano ad avere voce in capitolo rispetto al posizionamento delle antenne nel loro territorio?

“Ogni Comune può regolamentare in modo congruo il contenimento di questa materia, che non va assolutamente demonizzata, ma che deve essere gestita con la dovuta cautela soprattutto dal punto di vista sanitario oltre che estetico.”

 

Leave a Reply