Inquinamento da polveri, PM 10 – sintesi Gennaio/Febbraio 2009 in rapporto alle polveri delle città italiane

Circolo Legambiente Bra

1 Marzo 2009

Comunicato 2 – febbraio 2009 sulle polveri fini respirate dai braidesi ;     Bra, 1 marzo 2009 ore 19,50

Nel mese di febbraio  2009, fino al giorno 23,   la percentuale di polveri nell’aria è stata nuovamente di ben 75,5 mcg di media. I giorni che hanno superato la media giornaliera consentita (50mcg per la legge) sono stati 16 con punte di 116 mcg il 19 febbraio e 120mcg il 20 febbraio. Come in gennaio 2009, i braidesi  hanno  respirato polveri  più del 50% consentito dalla legge. 

Anche  nel mese di febbraio 2009 tre  giorni non sono stati monitorati, era già stato  così nel mese di gennaio,  quindi non  sono leggibili  i dati di 6 giorni, delle pm10 braidesi, dal 1 gennaio 2009 al 23 febbraio 2009; cfr. http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/srqa/consultadati.shtml

Ai Braidesi, poi,  i dati vengono da sempre resi noti dopo almeno 7 o 10 giorni. Non è così a Cuneo ed in molte altre città del Piemonte.

A Bra dal primo gennaio 2009 al 23 febbraio 2009 i giorni in cui si è superato la media consentita dalla legge sono stati 40. Un bel record. Si ricorda ancora una volta,  al distratto lettore,  che di 6 giorni in questo periodo, 1 gennaio 2009 – 23 febbraio 2009,  non compaiono i dati

Tanto per consolarci:

– ad Alba la media delle polveri sottili nell’aria nel mese di  febbraio  2009, fino al giorno 23, è stata di 50 mcg. Ben 25 punti in meno di Bra.

Torino (oltre un milione di abitanti, il centro urbano di Bra – dal quartiere Madonna Fiori a quello Oltreferrovia –  ne ha appena 20mila) al 19 febbraio 2009 su 50 giorni monitorati  ha 41 superamenti (centralina Grassi); Alessandria ha 38 superamenti, Vercelli 20, Novara 23, Cuneo 7, Verbania 1
(cfr.
http://www.legambiente.eu/campagne/pm10/index.php)

Bra dal primo gennaio 2009 al 23 febbraio 2009, su 48 giorni monitorati,   ha 40  superamenti giornalieri del limite di legge.  

Certamente la pressione atmosferica come in tutti gli inverni, da quando è mondo,  sia con l’inquinamento che senza l’inquinamento, è la medesima e quindi non ha senso scaricare la responsabilità su questo fenomeno naturale.

La causa dell’inquinamento atmosferico, nelle città, in genere  è data come tutti sanno dalle emissioni provocate dall’attività umana.

A Bra, in questi anni, le  realtà che hanno migliorato le loro emissioni in atmosfera sono state le aziende, anche quelle dei laminati. Che se ne dica è così. Certo il controllo e la crescita tecnologica sono sempre auspicabili.

Noi che con determinazione ci siamo occupati della questione riteniamo che sia stata ottima la soluzione di non più far bruciare il polverino in viale Industria, come grazie all’AIA – autorizzazione integrata ambientale – è stato ed è in itinere anche il miglioramento delle cosiddette emissioni diffuse.

Sul fronte del riscaldamento diversi condomini nel centro di Bra sono passati dall’utilizzo del gasolio al metano. Bene.

Non parliamo poi delle eccellenze legate all’uso della geotermia, del solare … per noi è tutto grasso che cola.

Non è invece migliorata in modo veramente significativo la viabilità di Bra. Tutti sanno infatti che grande responsabilità dell’inquinamento urbano, ovunque nel mondo, ce l’hanno le automobili. A Bra,  dove l’aria è mediamente quasi ferma a causa della scarsa ventilazione, le emissioni  delle auto  sono un veleno garantito e continuo per tutti i nostri polmoni.

La nostra tangenziale ovest continua a non venire completata.Male, malissimo.

Nel  centro di Bra è pericolosissimo usare la bicicletta. Infatti mentre la città di Saluzzo ha tolto l’ultimo semaforo e così si procede in quasi tutte le città della Granda, basta farsi un giro ad  Alba, da noi ben 9 semafori continuano ad imperare, ad inquinare ed ad impedire d’usare normalmente la bicicletta. Complimenti.

In certe ore della giornata c’è da provare  vergogna ad andare a piedi in città, è una vera camera a gas. Chi dobbiamo attendere perchè il buon senso illumini tecnici ed amministratori del nostro Municipio e tale scempio della nostra aria abbia fine?

Informiamo che  esistono strumenti manuali assai affidabili per la misurazione del pm10, delle polveri fini. L’ultima assemblea dei soci del nostro circolo ha approfondito ulteriormente la questione e si sta procedendo verso  una scelta congrua al fine di dimostrare quante polveri sottili i cittadini che camminano per il centro di Bra sono costretti  a respirare.

Per il Circolo Legambiente  Bra
Il pres Gianni Rinaudo  

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