Comunicato stampa di Legambiente Bra sul Teleriscaldamento cittadino

Circolo Legambiente Bra

8 ottobre 2009

 

Ciò che inquina l’aria di Bra sono, come tutti sanno, tre fattori: le emissioni aziendali, il traffico cittadino che supera mediamente i settantamila (70)  autoveicoli al giorno e le emissioni causate dal riscaldamento delle case.

Inoltre, come tutti sanno, l’aria del centro urbano di Bra non ha ricambio atmosferico rapido (la velocità media è di 0,5 metri al secondo). La nostra aria è abbastanza  ferma a causa dello spallone collinare che sovrasta il nostro centro urbano.

Come Circolo Legambiente Bra siamo sempre stati contrari all’ipotesi del teleriscaldamento cittadino per il pericolo che venisse usato un combustibile da rifiuti urbani e non, che in base a quanto conosciamo, è incontrollabile sia per le emissioni che per le ceneri.

Per noi di Bra solo un progetto di teleriscaldamento, per Bra, che serva a diminuire in modo consistente le nostre polveri fini e i nostri gas di combustione è accettabile.

Recentemente siamo venuti a conoscenza che la ditta di Bra sita in via don Orione,  che gestisce da cinque decenni gran parte del riscaldamento cittadino,  nell’autunno 2008  presentò  alla passata Amministrazione comunale ( cfr. n. prot. 0023689/2008 ) un progetto per la realizzazione del teleriscaldamento cittadino.

La proposta integrerebbe la combustione  degli scarti prodotti dalle nostre aziende di laminato esclusivamente con  metano e si prevederebbe  la costruzione di una nuova centrale d’incenerimento dei rifiuti di laminato in un terreno della zona ovest della pianura  braidese, dopo la tangenziale. Tale centrale termica   verrebbe alimentata solo ed esclusivamente  dalla quantità di scarti  che già attualmente bruciano gli inceneritori situati nelle aziende che producono laminati  in via Piumati ed in strada Falchetto, con integrazione di solo metano per garantire la continuità dell’impianto.

Il terreno individuato per la collocazione della centrale  è tra i più ventilati della nostra pianura e nello stesso tempo non è collocato troppo lontano dalle abitazioni a cui si deve far giungere l’acqua calda.

E’ positivo che  questi rifiuti, oggi bruciati troppo vicini alle nostre abitazioni, vengano inceneriti  più lontani dalla nostra città, in un nuovo impianto, di piccole dimensioni.

Gli scarti industriali servirebbero inoltre a scaldare l’acqua utile a diversi condomini e stabili che già oggi sono gestiti, per il calore, dalla ditta che ha presentato questo progetto alla passata Amministrazione.

Insieme a questa ditta braidese che gestisce, da decenni,  gran parte del calore privato di Bra  concorrerebbero, con un significato investimento,  altre  aziende braidesi.

Tale proposta ci pare migliorativa rispetto all’attuale incenerimen;to degli scarti industriali cittadini che tutti i giorni sono bruciati nei forni di Abet spa ed Arpa spa.

Questo progetto desta il nostro interesse perchè:

  1. non si brucerebbero, in questo nuovo impianto, altri scarti  industriali se non quelli prodotti ed attualmente autorizzati che già vengono inceneriti ogni giorno, ogni giorno,  nelle ditte di laminati di Bra. Onde non essere fraintesi ripetiamo per l’ennesima volta,  che, come Legambiente Bra  siamo contrari a che si costruiscano da noi o altrove  inceneritori di rifiuti. Siamo per la raccolta differenziata spinta ed ancor meglio sarebbe prevenire la produzione di rifiuti, di scarti, attraverso la riduzione degli imballaggi, come stanno facendo diversi Stati europei;
  2. l’aria del centro di  Bra sarà meno inquinata anche perché il nuovo impianto, oltre che tecnologicamente più avanzato,  verrebbe posizionato più ad ovest della stessa tangenziale-ovest di Bra, ancora più lontano dal centro urbano dell’attuale inceneritore dell’Abet-Folden. La zona è  tra quelle più ventilate della nostra braida e  per noi questa collocazione è la soluzione ottimale;
  3. non solo sarebbero minori le emissioni inquinanti prodotte per scaldare le nostre abitazioni, ma i fumi si realizzerebbero lontano dal centro dove più facile è la dispersione in atmosfera;
  4. integrerebbe  gli scarti prodotti dalle nostre aziende di laminato esclusivamente con  metano;
  5. non si realizzerebbe una centrale termoelettrica, ma solo un sistema per il teleriscaldamento a cui verrà abbinata la produzione di elettricità, ma solo per il funzionamento dell’impianto;
  6. si consumerebbe molto, molto,  meno metano rispetto a quanto viene consumato attualmente per riscaldare tutta la città.

Se ciò  sarà realizzato e mantenuto  nei piani progettuali che abbiamo approfondito non potremo che essere favorevoli all’iniziativa.

Le stesse aziende di laminato, con cui come Legambiente Bra   non siamo mai stati teneri in questi anni,  meriterebbero   il nostro plauso per la loro partecipazione all’investimento. Oltre che inquinarci molto meno l’aria investirebbero nella rete di teleriscaldamento  cittadina che porterebbe acqua calda nelle nostre case.

Questa proposta  è  fortemente migliorativa degli attuali inceneritori cittadini in quanto realizzerebbe un nuovo impianto tecnologicamente più avanzato, posizionato oltretutto più lontano dalle nostre abitazioni, in un’area maggiormente ventilata, e ci eviterebbe pure le emissioni invernali di gran parte delle molte  caldaie dei nostri condomini.

Questo progetto  presentato  alla passata  Amministrazione,  che – ci stupiamo molto – i cittadini ancora non conoscano,  in un sol colpo toglierebbe dal nostro centro urbano  due cause del grave inquinamento  atmosferico:

la nube degli inceneritori industriali e le tante piccole nubi provocate dal riscaldamento domestico.

Mentre si realizzerà tale progetto chiediamo alla presente Amministrazione di considerare assolutamente due obiettivi correlati  e non secondari:

promuovere l’installazione d’impianti  fotovoltaici  che in Bra  sembrano avere una efficienza  (o resa energetica) superiore ad altre città della Provincia;

profittare della posa in terra dei tubi per il  teleriscaldamento per migliorare   la rete fognaria e correggere il profilo stradale  di alcune vie cittadine in modo da consentirne un efficace lavaggio specie nel periodo invernale.

In sintesi,  questo progetto per il  teleriscaldamento di Bra, presentato alla passata Amministrazione nell’autunno 2008, da parte dell’azienda di via don Orione correggerebbe  al meglio, due gravi cause dell’ inquinamento atmosferico del centro di  Bra.

Con la realizzazione di questo progetto così come è stato concepito e presentato alla passata Amministrazione l’aria di Bra diventerebbe più pulita, ma solo se  alla eliminazione di queste due cause si aggiungeranno seri interventi anche sulla nostra viabilità: eliminazione dei semafori ecc…

Il Direttivo del Circolo Legambiente Bra

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